EUROPE
A BARDONECCHIA
LA FORZA DEI SOGNI |
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sulle foto per ingrandirle Elena
con Joey a Bardonecchia Elena
con Mic a Bardonecchia Il
Supporter Alessandro con Norum a Bardonecchia Joey
e Alessandro in hotel a Bardonecchia Alessandro
con le Supporter Monica, Sara e Alessia Joey Tempest e John Leven |
di Elena Irrera Ho
sempre creduto profondamente nel potere dei sogni. Un sogno può confortarci
nei momenti di sofferenza, creando una momentanea sfera d'evasione, o
renderci la vita più poetica e surreale di quanto essa sia quando non la
sappiamo prendere per il verso giusto; un sogno può addirittura indicarci la
strada da seguire nella vita di tutti i giorni, fornendoci degli obiettivi da
raggiungere. E, soprattutto, se non coltivassimo i nostri sogni, finiremmo
con il non aspettarci più niente dalla vita, e perdere tante occasioni
preziose per essere felici. Perché
partire da un simile, forse banale preambolo sui sogni per descrivere un meet
and greet? Beh, perché il mio incontro con gli Europe è stato la
realizzazione di un sogno che non avevo mai neanche osato sognare, e,
soprattutto, perché mai come in quell'occasione mi sono sentita tanto
convinta del potere delle nostre passioni, di quelle autentiche. Mai, dico
mai smettere di credere nelle nostre passioni solo perché gli altri le
trovano ridicole, perché all'improvviso e in maniera del tutto inaspettata,
saranno proprio queste passioni a dare intensità alla nostra vita! Appena
appreso della mia vittoria al contest per il meet and greet, avevo
volontariamente messo la testa in stand-by, preoccupata del fatto che
immaginare troppo e troppo a lungo l'incontro con i miei miti avrebbe potuto
procurarmi serie delusioni a Bardonecchia. Beh, devo dire che la realtà ha
invece e di gran lunga superato ogni mia più rosea aspettativa: Gli Europe
sono dei ragazzi meravigliosi, e, per di più, SEMPLICI pur nel loro essere
così eccezionali! Ecco, se dovessi usare un aggettivo per descrivere gli
Europe, direi che sono dei ragazzi SEMPLICI. Ed è per questo che mi hanno
conquistata ancor più di prima, se possibile! E
la reazione più inaspettata per me, quella che mai avrei pensato di avere
nell'impatto con loro, è stata quella di provare una felicità intensa senza
alcuna emozione aggiunta! Mi spiego meglio: il vederli e il salutarli è stato
così naturale da farmi pensare col senno di poi ad un incontro tra amici di
vecchia data che non si vedevano da una vita, piuttosto che a un incontro tra
fan e idoli! È stato davvero indescrivibile. Loro erano i miei amici reali,
quelli che mi hanno accompagnato per tutta la vita con le loro musiche
travolgenti, e non delle aride icone da copertina! Devo
dire che se ciò è stato possibile è stato soprattutto grazie alla loro
disponibilità e umiltà. Per niente atteggiati a divi, ma ragazzi normalissimi
e sempre pronti a regalarti un sorriso! Semplicemente meraviglioso! E sono
riusciti a mettermi talmente tanto a mio agio da farmi sentire una ragazza
che conoscevano da molto tempo! Ho
incontrato gli Europe prima del meet ufficiale del 13 agosto (alloggiavo nel
loro albergo, e ho avuto l'occasione di scambiare due parole con loro nel
pomeriggio), e confesso che il vero meet per me è stato quello, visto che è stata
quella la sede (inaspettata) in cui ho avuto modo di conoscerli meglio! Beh,
è stato rivelatore il mio colloquio con John Leven, il membro della band che
(confesso, mea culpa!!) avevo sempre ritenuto troppo bello per essere
simpatico*.e invece mi sono trovata davanti un ragazzo dall'umorismo
intelligente e per nulla vanesio come pensavo! Tale era il mio stato di
tranquillità interiore e confidenza che quando John ha detto di essere molto
stanco mi sono permessa di ribattere "Eh certo, se vai a letto tardi ci
credo*voi rockstars*vedi di andare a letto prima!" e lui, con tono da
bimbo in punizione "Ma guarda che se fosse stato per me io ci sarei
andato a letto prima!!!" mi ha fatto veramente impazzire! E al meet
ufficiale ci siamo messi a conferire amabilmente come vecchi amici ! E' stato
fenomenale il momento in cui mi ha chiesto come mi chiamavo e che facevo
nella vita (incredibile, un mito musicale che si interessa a ciò che facciamo
noi fans!!), e appena gli ho detto che faccio la filosofa e sto scrivendo un
libro in inglese su Aristotele, ha voluto persino sapere i dettagli,
chiedendomi di che periodo era questo filosofo, e quali erano le sue dottrine
politiche*.roba da non crederci !!! Poi mi ha preso la mano e mi ha detto
"I'm so proud of you! May I have your
autograph?!" ("sono orgogliosissimo di te! Me lo fai un autografo"?). È
stato veramente un momento delirante e surreale: io a parlare con John Leven
e lui che mi chiede l'autografo!!! Grandioso! Quanto
agli altri, ho avuto modo di scoprire un Joey Tempest in grandissima forma,
acuto e professionale a dei livelli inverosimili, e, soprattutto, un uomo che
sprigiona intensità da tutti pori, quell'intensità di spirito così viva che
solo i grandi riescono a mantenere nel corso degli anni! Davvero, una persona
di una dignità immensa, che irradia da ogni parte del corpo! Ed è stato
stupendo vedere che l'entusiasmo e la grinta che lo contraddistinguevano
venti anni fa non erano sopiti, ma ancora più in bella mostra di prima! E non posso non parlare di Mic, che si è rivelato
di una dolcezza sconfinata* roba da perdere la testa per lui e non ritrovarla
più!!! Ecco, devo dire di essere stata letteralmente rapita da Mic, da quegli
occhi profondi come l'oceano e velati di nostalgia e mistero, e dalla forza poderosa e terribilmente rassicurante
del suo abbraccio quando l'ho salutato !!! Last, but not least, non potrò mai dimenticare le
persone meravigliose che ho avuto
l'opportunità di conoscere al concerto: disponibili, dolci e
profondissime (Sonia, non ti conosco
bene ma non penso di allontanarmi tanto dal vero se ti dico che sei ai primi
posti per queste doti!!!)* e senza di esse il concerto non sarebbe stato
un'esperienza esaltante come invece è
stata !!!!! Un bacio a tutti
e*.LIVE THE DREAMS !!!! |
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