EUROPE
IN MINSK – IL DIARIO DI MIC: UN BRINDISI PER BENGT (traduzione del racconto di Mic da www.europetheband.com) traduzione
di Sonia Roccazzella – 05 Aprile 2008 «Prima volta a Minsk, in Bielorussia. È
sempre interessante visitare luoghi su cui non avevi mai
messo piede prima. Minsk è stata interamente ricostruita dopo la totale
distruzione subita durante la seconda guerra mondiale; a differenza di molte
città che hanno patito lo stesso destino, inaspettatamente appare
proprio come un bellissimo posto. Una cosa che ci ha
colpito molto quando chiacchieravamo nei locali è stato
l’inaspettato gran numero di persone che frequentano le classi di
lingua svedese all’Università. Non ho mai visto o sentito una
cosa di questa al di fuori della Svezia. Non avevamo più
suonato insieme dal concerto di gennaio al Nalen,
ed eravamo un pochino arrugginiti. Nonostante
ciò e alcuni piccoli incidenti con la chitarra di John,
lo show è filato liscio e il pubblico è stato grande. Non
ricordo l’ultima volta che ho sentito la folla cantare “Carrie” in modi così diversi allo stesso
tempo! ;) Ancora una cosa: per
favore mandate un caloroso pensiero al nostro notevole camionista Bengt “Il camionista”
Smokenomore (Non fumare più), un orgoglioso
svedese del sud, che ha portato la nostra attrezzatura per tutto il
continente. Dopo aver guidato per
giorni da Stoccolma è stato fermato per 12 (!) ore alla dogana, ai
confini della Bielorussia. Bengt “Il Camionista” ci ha spiegato che un addetto
alla dogana particolarmente maligno ha voluto sapere esattamente a cosa
servisse ogni singolo pezzo dell’attrezzatura che noi utilizziamo, ed
è rimasto in attesa dell’interprete che
gli traducesse tutto in Bielorussia. (Tutte le cose che non aveva la minima idea a cosa
servissero, il furbetto le riportava intelligentemente come “effetti
speciali”.) Senza contare che anche
al ritorno, nell’uscire dalla Bielorussia, Bengt è stato nuovamente fermato alla dogana dalla
stessa carogna, e ha dovuto subire la stessa esperienza e lo stesso trattamento (12 ore) un’altra volta. E allora facciamo un brindisi a questo coraggioso e
onorabile uomo! E possa lui (a dispetto di tutto) continuare a suonare il suo
clacson d’oro lungo tutto il nostro orgoglioso continente per i decenni
che verranno. Amen.» Mic Michaeli da www.europetheband.com |