MEET & GREET
CON JOHN LEVEN 2
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Leven sul palco a Milano Bolzano
- Novella con John Leven: che bella coppia!!! John Leven con Tony a Firenze John
Leven con Marilena a Firenze |
di Novella/Rainbow Warrior - 01 maggio 2005
The pressure is mounting I’m ready and counting…
L’ultimo concerto del tour italiano degli Europe è
appena finito, e mentre la gente sta lasciando lentamente il palasport di
Bolzano, ed io attendo di partecipare all’aftershow, continuano a rimbombarmi
in mente queste parole… mai canzone ha meglio descritto lo stato d’animo in
cui mi trovo.
Annah e Laura ci fanno segno che possiamo
iniziare a dirigerci dove si deve tenere il meeting: mi chiedo come sia possibile
che in questi momenti il tempo subisca dilatazioni e contrazioni tanto
repentine. Arriva Joey che sorridente, anche se un po’ stanco, si
concede a tutti per foto, autografi, abbracci; riesco a scambiare con lui
alcune rapide battute, a farmi fare un autografo in più per un amico (mentre
continuo a ripetermi: stai veramente parlando con Joey Tempest!!!) e in
quest’arco di tempo arrivano Ian e poi Mic. Il tempo di
realizzare l’ingresso dei due nuovi arrivati che non vedo più Joey… Ian, come
sempre, è gentilissimo e trasmette allegria non appena gli ci si accosta:
basta guardarlo per essere letteralmente colpiti da un’ondata di buon umore.
Dopo un primo tentativo di foto, che evidentemente non convince troppo Ian,
rieccolo di nuovo posare accanto a me… non avrei potuto chiedere di meglio!
Ma continuo ad avere l’impressione di trovarmi in una qualche strana
dimensione spazio-temporale e riesco appena a salutare Mic, prima che esca. Ed
eccolo, finalmente: Mr. Leven fa il suo ingresso con l’andatura pacifica
e tranquilla che lo caratterizza. Il tempo di realizzare che è appena
arrivato e vedermelo davanti che sorridente mi dice: “tu eri in prima fila
durante gli shows” è stato tutt’uno… In effetti farebbero prima a segnare una
N a terra, appena al di qua delle transenne, proprio di fronte a John,
essendo quella la posizione che da ormai 7 concerti occupo sistematicamente
in compagnia, di volta in volta, di simpatici e scatenati supporters:
memorabili resteranno i due concerti di Milano e Firenze con Sonia,
così come quelli di Pordenone e Cesena con Simona e Davide, con
cui ho condiviso le molte emozioni di tutto questo tour italiano. Faccio in
tempo a rispondere che sì, ho seguito l’intero tour, che mi abbraccia e mi
stampa un paio di baci sulle guance. Sento che sto per arrossire e quindi è
il caso di dire qualcosa, possibilmente di intelligente, per aggirare
l’imbarazzo che mi prende ogni volta che mi trovo mr. Leven davanti – ma non
sul palco – con quella specie di “fossa dei leoni”, che è lo spazio che divide
le transenne dal palco, a separarci. Come dice Sonia durante lo show
John cerca il contatto con il pubblico e ci si rende conto quando sta
fissando proprio te, e non chi ti sta accanto o si trova alle tue spalle; ma
ora mi trovo a provare quella sensazione moltiplicata per 1000 perché stiamo
chiacchierando. Dopo aver parlato dei futuri progetti con la band, nonché
delle prossime vacanze estive, facciamo una foto assieme. Anche qui non manca
di mostrare la sua simpatia evitando di posare dall’alto del suo metro e
novanta etc., rendendosi conto che non sono proprio una valchiria! Un
ultimo saluto e un abbraccio prima di uscire ed ecco che, ad un tratto, mi
trovo all’esterno del Palasport, con i miei compagni di tour che mi chiedono
come è andato il meeting. Decidiamo di aspettare ancora un po’, nei pressi
dell’ormai famoso tour bus “banana”; ed ecco che i nostri heroes si
apprestano a partire. John Norum e John Leven si concedono
ancora a noi abbracciandoci e baciandoci, con un calore ed un affetto che non
potrò più scordare, mentre Joey, Mic ed Ian, dopo un
cenno di saluto, salgono sul tour bus. Li salutiamo, augurando loro un buon
viaggio, non senza aver fatto sapere a John Leven che ci rivedremo a Londra. |
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