di
Sonia Roccazzella – 24 Nov 2006 È dal 27 ottobre, ormai, che SECRET
SOCIETY gira senza sosta nel mio lettore Cd. Il settimo album della discografia degli Europe
supera tutte le mie più rosee aspettative. La band è davvero riuscita a superarsi ancora una volta. I suoni classici tipici dei primi Europe,
quelli di Wings Of Tomorrow,
si mixano con sound
moderni, regalando una sonorità nuova, una linea diversa che fa di Secret
Society l’ennesima sorpresa europiana. È stato amore a primo ascolto. Dopo un primo assaggio dei samples di ALWAYS THE PRETENDERS
e LET THE CHILDREN PLAY, che mi avevano già fatto intuire la direzione che quest’anno la band avrebbe preso, l’ascolto dei brani per
intero è stata una vera e propria conferma. Il primo brano che è entrato per intero in casa mia è stato ALWAYS THE PRETENDERS, il singolo: una forza! Mi
ha conquistato immediatamente! È un pezzo energico, duro, con una melodia che
regala all’insieme una solarità incredibile! Ci sento dentro una forza e una
carica vincenti! La stessa sensazione che da anni mi regala l’ascolto di THE FINAL COUNTDOWN! Che sia ALWAYS
THE PRETENDERS il ritorno degli Europe agli
splendori degli anni ’80 con una conquista assoluta di tutto il mercato
discografico del mondo? Con Secret Society la band ha tutte
le carte in regola per un exploit del genere: l’album è d’impatto, i pezzi
curati in ogni piccolo dettaglio, con un evidente apporto dell’esperienza
maturata da tutti e cinque i ragazzi. Il primo album interamente autoprodotto dalla stessa band
può regalarci delle vere sorprese. Lo stesso brano che dà il titolo all’album
è una vera sorpresa: 5 semplici frasi di impatto immediato, nate dal genio
poetico di Joey Tempest, girano intorno a una
composizione musicale di vero hard rock, capace di catturarti al primo
istante e trasportarti davvero in questa SECRET SOCIETY immaginaria. Ottima
scelta come brano d’apertura dell’album e dei concerti. Un altro brano di evidente impatto è
LET THE CHILDREN PLAY: diffusa come si deve, questa canzone potrebbe essere
davvero cantata e rappresentata ovunque. Un vero
tormentone: non studiato a tavolino per sortire a tutti i costi effetti di
gradimento di massa, ma l’espressione vera di un grido collettivo: “It’s not where
we’re coming from / it’s how
we turn from here / we know
where we want to go / we just need the light / to get us
there”. Joey Tempest
è decisamente ispirato: le sue parole riescono a
entrare dentro e a creare un’unione virtuale tra tutti coloro che riescono a
godere di una forma di espressione poetica di tale livello. Tra le mie preferite dell’album, mi va di citare anche WISH I
COULD BELIEVE, altro capolavoro poetico con dei riferimenti musicali decisamente attuali, che riescono a interpretare un sound
molto amato anche dalle ultimissime generazioni. Insieme a tutti gli altri
brani dell’album, costituisce un vero e proprio gioiellino
confezionato con cura e con autentica partecipazione emotiva. A distanza di tre settimane dall’uscita, l’album è entrato al
46° posto nella classifica dei 50 album più venduti in Italia. Se
consideriamo che la promozione dell’album in TV e in
radio è ridotta davvero al minimo e che i primissimi posti delle classifiche
sono dominati dai soliti risultati di operazioni commerciali e da artisti che
godono di un’ampia visibilità pubblica, ci rendiamo conto che il risultato
ottenuto è più che buono. Specie se consideriamo che ci sono tre concerti che
gli Europe terranno a gennaio in Italia: sono
assolutamente certa che contribuiranno a far salire notevolmente le vendite
di questo meraviglioso prodotto. Secret Society è il risultato di un mix perfetto di emozioni e passioni, raccontate col cuore e con l’anima
attraverso musica e parole, allo scopo di regalare momenti di pura
esaltazione. Basta mettere il Cd nel lettore e premere play.
Che la magia abbia inizio. |